Ingredienti: un paio di scatole di tonno sott’olio, cinque o sei patate, 3 uova, sottaceti, sale e pepe, maionese. Lessare le patate e passarle al passatutto; mescolarle con il tonno, qualche sottaceto, sale, pepe, un uovo, aggiungere le fette di due uova sode. Servire in forma di pesce, cosparso di sottaceti a piacimento. Si può…
Ingredienti: 4 uova, 1 spicchio d’aglio, 1 cipolla, 2 tazze di salsa di pomodoro, basilico, timo, prezzemolo, sale e pepe. Come tutte le frittate (con le cipolle, con gli zucchini, con la pancetta – detta anche con gli zoccoli – e così via), anche questo piatto può essere servito a discrezione sia per antipasto sia…
Ingredienti: cavolo fiore, acciughe, pane abbrustolito, olio di oliva, sale, aglio, pepe. Lessare il cavolo fiore in acqua poco salata e lasciarlo scolare. Dopo averci grattato sopra l’aglio, bagnare le fette di pane nell’acqua di cottura del cavolo. Disporre le fette in un vassoio e adagiarci sopra il cavolo e una crema preparata con le…
È un altro dei lasciti della toscanità, che può essere arricchito a piacimento con ingredienti molto vari. Si consiglia la versione semplice amiatina: Ingredienti: pane secco, cetrioli, pomodori freschi, cipolla, tonno sott’olio, olio extravergine d’oliva, aceto, basilico, sale e pepe. Si bagna il pane di qualche giorno dopo averlo liberato della crosta, si strizza e…
Ingredienti: 6-8 uova, 10 cc di latte, 8 cucchiai di parmigiano grattugiato, sale, 30 g di burro, 1 cipolla rossa di Troppa, olio, 20 foglie di basilico fresco, 500 g di passata di pomodoro. Affettare finissimamente la cipolla e rosolarla nell’olio, aggiungendo quindi la passata e il basilico tritato. Finire di cuocere coprendo. Nel frattempo,…
Per secoli, la dieta dei montanari dell’Amiata si è basata sulla polenta di castagne (il “pan di legno” dell’antico adagio), accompagnata – quando era possibile – da ricotta, salsicce, animelle, baccalà in umido con cipolle, aringa, ventresca, agnello con le patate o anche da sola in tempo di ristrettezze. Più frequentemente, le castagne venivano usate…
Quando la generosità della natura si accompagna all’atavica maestria dell’uomo ecco che nascono autentiche delizie per il naso e per il palato come gli oli extravergini della Val d’Orcia e di altre vallate che scendono dal Monte Amiata. Protagonista principale, pur se altre varietà spesso l’accompagnano, è un’olivetta piccina, raggrinzita e bruttarella, l’olivastra di Seggiano,…
Un’altra presenza importante nella cucina amiatina è quella dei funghi, doni del bosco amatissimi dagli abitanti della montagna. Quattro sono i tipi di porcini che si trovano in zona: il Boletus reticulatus, caratterizzato dal profumo fresco e localizzato sotto la quercia o il castagno; il Boletus aereus, dal cappello vellutato, localizzato pure sotto la quercia…
Sulla tavola contadina la carne era una presenza rara. Come in molte altre parti d’Italia, un ruolo di assoluto rilievo spettava anche sull’Amiata a quella del maiale. Tipica dell’Amiata è la Cinta Senese, una razza frugale e resistente da cui si ricavano carni e prosciutti di qualità. La Cinta Senese è il maiale medievale rappresentato…
Tra i formaggi spicca per diffusione e qualità, nonché per le fragranze di piante aromatiche e delle essenze di cui si nutrono gli animali, il pecorino preparato da anni da pastori provenienti in buona parte dalla Sardegna nella zona intorno a Radicofani (in particolare a Contignano, dove opera uno straordinario caseificio). Ma ottimi sono anche…
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