I giapponesi lo chiamano Shinrin-yoku, in inglese si chiama Forest-bathing ossia “bagno nella foresta” ed è una pratica che riveste un importante ruolo nella medicina preventiva in molti paesi dell’estremo Oriente. Da sempre è risaputo che camminare per i boschi fa bene per l’aria pulita ma adesso da alcuni anni c’è qualche informazione in più.
Innanzitutto partiamo dal fatto che non tutti i boschi danno gli stessi benefici, secondo recenti studi le faggete (e qui si gioca in casa, siamo nella faggeta più estesa d’Europa!) sono le tipologie di foreste più indicate per il forest bathing.
E’ stato osservato che le masse fogliari di questi alberi in estate emettono grandi quantità di monoterpeni, sostanze aromatiche volatili che, insieme ai fitoncidi oli essenziali presenti nel legno, abbiano un effetto terapeutico sul nostro organismo, come il rinforzo del sistema immunitario e  la riduzione della pressione arteriosa nei soggetti ipertesi. Registrati anche notevoli miglioramenti in alcuni parametri fisiologici: abbassamento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, diminuzione della frequenza cardiaca e dei livelli di zuccheri nel sangue, si riduce il rischio di ammalarsi di depressione e si placano gli stati di ansia. Il merito è anche della migliore ossigenazione che si ottiene camminando nel bosco.

Per trarre maggior beneficio dal forest bathing occorre fare passeggiate di almeno 3-4 ore, ovviamente in pieno relax, alternando il cammino al riposo.
Grazie ai sentieri della del Monte Amiata è possibile sperimentare i benefici sopra elencati, potrete camminare in sentieri che dai rifugi vi porteranno fino alla Vetta Amiata per godervi infine il panorama. Un’esperienza legata al benessere fisico e psichico particolarmente indicata da chi vuole fuggire, anche solo per un weekend, dallo stress delle città.