L’antipasto non è un’usanza tipica della cucina povera, che in genere contava un solo pasto, magari sostanzioso come quello a base di polenta di farina di castagne, né eran soliti esser serviti sulle tavole amiatine – nemmeno nei giorni cosiddetti ricordatoi, ovvero le grandi feste del calendario – crostini a base di pane francese o di pan carré. Tuttavia, alcuni dei piatti del folclore sono diventati oggi appetitosi antipasti, mentre numerose delicatessen della tradizione toscana (vedi i crostini a base di fegatini o milza) sono stati adottati con successo già dalle nostre nonne. Non vanno dimenticate le frittate, che si possono naturalmente riempire con le verdure dell’orto (tipica è quella a base di cipolle e zucchini) o con i funghi, per una entrée davvero gradita.