“…quando si parla di pelli in buono stato e con
elevate capacità di riparazione, l’azione
cosmetica fondamentale resta l’idratazione. La
parola chiave oggi è ‘acqua’. Un elemento
primordiale ancora capace di scatenare
passioni. La cercano su Marte americani ed
europei in una sfida a colpi bassi e la studiano i
laboratori cosmetici. Oggetto degli studi, e
protagonista delle formule, è l’acqua termale
come quella vulcanica, ma si valutano anche i
meccanismi di interazione tra questo prezioso
elemento e la pelle”.
Vogue, marzo 2004

itine-vulcanoEnea Silvio Piccolomini fu un po’ l’antesignano, lo scopritore dell’Amiata e dei suoi influssi benefici. Il Pontefice aveva un’idea molto chiara della zona, della sua geografia e delle sue acque.
Il vulcano in effetti ha proteso la lunga mano tutto intorno al territorio, estendendosi con le sue acque calde e ricche di effetti salutari per chilometri e chilometri.
Un percorso delle acque del vulcano dovrà tener conto anche delle terme che sono fuori del territorio dell’Amiata, ma facilmente raggiungibili in pochi minuti di macchina.

Subito ai piedi del vulcano giace la stazione termale di Bagni San Filippo probabilmente la più bella e atipica, immersa com’è in un luogo selvaggio e aspro che guarda in alto verso la vetta dell’Amiata e in basso verso le dolci colline della Val d’Orcia. Racchiuso in un boschetto di cipressi, fichi, aceri, pini e abeti, il centro termale di San Filippo, con i suoi fumi e vapori, ricorda la rappresentazione dei Campi Elisi di Böcklin nell’Isola dei morti ed è particolarmente raccomandabile per le sue ricchissime acque sulfuree.
A due passi da Radicofani, una delle stazioni termali più vip della Toscana è Fonteverde, a San Casciano Bagni, dotata di una piscina all’ultima moda e di un centro benessere all’avanguardia.
Dall’altra parte della Val d’Orcia, come dimenticare il luogo incantato di Bagno Vignoni, eletto da Caterina da Siena e da Lorenzo dei Medici? Nelle provincia di Siena andranno ancora ricordate le Terme di Rapolano e quelle di Petriolo, quest’ultime le preferite – all’epoca – dallo stesso Pio II, che fece costruire anche i primi edifici intorno alle acque calde. Particolarità del luogo è che si può passare in un baleno dal tepore delle pozze al fresco del Farma e viceversa. Bellissime, ma con acque minerali fredde, anche le terme di Sarteano, dove spicca una cascata circolare, lavoro di un noto designer giapponese. Dopo il bagno, si può sempre fare una tappa ad ammirare il delizioso paesino e, soprattutto, lo splendido affresco di Beccafumi nella chiesa di San Martino. E, naturalmente, Chianciano Terme, con le sue acque salubri: in un romanzo degli anni ’50, Liala, ambientando alcune scene nella stazione più esclusiva dell’epoca, descrive il ridente borgo di Chianciano, immerso nel chiarore lunare, come se una colata di mercurio dell’Amiata fosse sceso a ricoprirlo. Un importante centro termale è anche a Sant’Albino, a due passi da Montepulciano.
Nella parte grossetana, nel cuore della Maremma, non hanno bisogno di essere citate le elegantissime terme di Saturnia, con un’offerta tra le più strepitose.
Quasi tutti questi centri termali, degni di essere citati insieme ai più esclusivi centri svizzeri o dell’Europa del nord, sia per le qualità salutari sia per il design architettonico, sono anche centri benessere e producono linee di cosmesi e di “cosmoceutici” (come si chiamano oggi) per la cura delle pelle e per trattamenti estetici. Sono tutti all’avanguardia nella ricerca del benessere e delle tecniche di relax e offrono spesso anche ricette di medicina alternativa per il raggiungimento del benessere interiore.