Ingredienti: 1 pezzo di somarello nel coscio (si trova ancora oggi presso le macellerie equine), sedano, carota, cipolla, olio, vino rosso, sale e pepe.

Tagliare a cubetti grossi la carne del somarello (come si fa per il brasato), quindi rosolarla con olio e sale dopo aver coperto la pentola e togliere l’acqua che si forma almeno due volte. Quando la carne sarà dorata, buttare in pentola sedano, carota e cipolla e far soffriggere di nuovo tutto, quindi coprire con il vino rosso, abbassare il fuoco e far asciugare ma non troppo. Occorrono almeno 2 ore e ½ per cuocere il piatto, ma bisogna stare attenti a che si formi una salsa che non sia poi troppo poco abbondante. A fine cottura, si toglie la carne e si frullano le verdure e il sugo che si è andato formando. Si fa allora di nuovo cuocere tutto per un’altra mezz’ora. Se si frulla, con la salsa, anche la carne, si ottiene un sugo per condire la pasta. L’unica che fa ancora questa tipica-atipica ricetta è Clara dell’Osteria di Re Ratchis di Abbadia San Salvatore. Provatela, ma è meglio farne richiesta in anticipo, perché la carne di asino non è più tanto facile da trovare.