Sci Alpino & Snowboard

Quando il bianco mantello riveste e rende magica la montagna, tuttavia, gli sciatori che frequentano il vulcano hanno a disposizione quindici impianti di risalita.

Questi s’inerpicano in direzione della vetta da quattro basi diverse (il Prato della Contessa, il Prato delle Macinaie, la Marsiliana, il rifugio Cantore), e che servono oltre venticinque chilometri di piste da discesa (alle quali si aggiungono i dodici chilometri di piste da fondo) dotate delle attrezzature più moderne.

Sono a disposizione degli sciatori anche dei maestri di sci e dei campi-scuola adattissimi ai principianti e ai bambini.

Quando la neve è particolarmente abbondante, i sentieri e le carrarecce che si inoltrano nelle foreste del Monte Amiata permettono numerose piacevoli escursioni sugli sci da fondo e con le racchette da neve.

Già prima della guerra, c’erano sul Monte Amiata degli appassionati di sci che visitavano la montagna quando nevicava; fu nel periodo fascista che venne costruito un trampolino al primo rifugio per i più spericolati: già qualcuno sciava, infatti, sfruttando i sentieri naturali tra un albero e l’altro; gli appassionati di Abbadia usavano legni flessibili per costruire primi rudimentali sci. Nel 1947, riciclando il motore di una motocicletta, questi pionieri della neve costruirono uno skilift rudimentale; nel 1957-58 fu creato lo “’slittone’” (una vecchia slitta, di fatto) che partiva dal Secondo Rifugio e arrivava quasi in vetta. E dello stesso anno un primo impianto sulla cima della montagna. Da poco erano stati tagliati alcuni alberi, seguendo i sentieri naturali e creando così le prime piste.

Nel 1961-62 fu costruita la prima seggiovia monoposto, seggiovia Cantore, che andava dal Secondo Rifugio alla Vetta; nel 1968 si inaugurò la seggiovia biposto delle Mancinaie: sono gli anni del boom dell’Amiata, i maestri di Sestola vengono qui a insegnare. Con una media di uno all’anno furono costruiti impianti fino a un massimo di 12 skilift e due seggiovie dal ‘65 in poi. Il grande successo dell’Amiata durò dal ’70 all’86 – la stagione, garantita, andava da Natale a Pasqua con picchi di 6-7000 presenze domenicali. Per tutti gli anni ’70 l’Amiata fu la montagna di Roma e di tutta la bassa Toscana, con un serbatoio di utenza enorme; il flusso turistico e la garanzia della neve permettevano una continuità dell’esercizio delle piste, tanto che per tre anni consecutivi, dal 1984 al 1986, si disputò qui la Coppa Europa femminile di sci.

Lo snowboard, sport giovane, si pratica utilizzando una tavola provvista di lamine simile a quelle dello sci. I praticanti dello snowboard sono amanti della  natura, dello sport e della libertà. E’ un modo di vivere la neve completamente diverso dagli altri praticanti tipi di sport invernali come lo sci alpino e lo sci nordico. Gli sportivi dello snowboard amano vestirsi, scivolare e percorrere le piste in armonia con la loro voglia di vivere. Muoversi in libertà, leggerezza, voglia di esprimersi in nuove evoluzioni che stanno cambiando il modo di concepire gli sport invernali avvicinandoli a sempre più persone che hanno voglia di divertirsi. Lo snowboard è l’arte della neve, è giocare con la neve, è plasmarla fino a farla diventare parte stessa delle loro tavole. Surfare la neve fresca è un’emozione che non si dimentica, scatena all’animo un’adrenalina e un’energia che non si pensa di possedere e che consigliamo a tutti provare, perché, dopo la prima volta quel brivido non ti abbandona più.

Nei vari noleggi del Monte Amiata è possibile affittare tavole e scarpe delle migliori marche. I nostri esperti maestri saranno lieti di impartire lezioni a coloro che vogliono avvicinarsi a questo sport in completa sicurezza.