Oggi si chiama Pieve di Santa Maria Assunta, ma il nome originale derivò dai massi in apparenza incerti su cui fu costruita la Chiesa nel 1200. Vi si saliva dopo aver attraversato un vasto prato, oggi irriconoscibile per l’addossamento di altre costruzioni; di quella che una volta era una semplice ed elegante chiesa romanica oggi si vede soltanto la scala che dà accesso alla parete di sinistra.

Della facciata è rimasta solo una monofora cieca; sulla parete di destra vi sono invece tre bifore con vetrate moderne del pittore senese Pollai. Originariamente il tetto era a capriate ma successivamente fu eliminata la trave orizzontale e costruiti gli archi a sesto acuto che abbracciano tutta la navata sia per stabilizzare la struttura che per dare l’effetto ottico di allungarne la prospettiva. Nel 1607 fu aggiunto nella parete destra un pulpito semi-ottagonale decorato con foglie di acanto che reca lo stemma marchesale “Il merco è il Giglio di Firenze coniato da mastro Simone Fabbro”.