Ingredienti: farina di granturco, funghi porcini e di altro tipo, cipolla, olio di oliva, aglio, prezzemolo, vino bianco, pomodori pelati, sale e pepe.
Preparare in padella il soffritto con cipolla, prezzemolo e due spicchi d’aglio in olio extravergine di oliva, e aggiungere i funghi tagliati a pezzetti, sale e pepe. Dopo che l’acqua dei funghi si sarà ritirata, aggiungere del vino bianco e far evaporare. A mezza cottura, aggiungere anche i pomodori pelati. Preparare la polenta in un paiolo, versandovi l’acqua con un po’ di sale: prima che l’acqua bolla, va buttata la farina di granturco, mescolando in modo che non si formino grumi per una quarantina di minuti. Infine, si serve la polenta caldissima ricoperta del sugo di funghi. La polenta è molto buona anche con il ragù: in questo caso, ad Abbadia si dice che è “insughillata”. È noto poi che la si può riutilizzare anche nei giorni successivi a quello della cottura, e allora sarà “arraciata”, cioè tagliata a fette e scaldata o – secondo la tradizione – sul treppiedi nel caminetto oppure sulla stufa. Si può anche friggere in padella o, ricoperta di formaggi o di qualunque condimento si preferisca, arrostire in forno.
Sagra della polenta a Vivo d’Orcia in agosto