La Miniera di Abbadia San Salvatore
L’area è stata da sempre oggetto di ricerche ed estrazione di cinabro per la produzione di mercurio. Il caratteristico colore rosso porpora del cinabro ha attratto l’uomo fin dalla preistoria, quando venivano realizzati piccoli scavi superficiali per estrarre ridotte quantità di polvere rossa usata come colorante per le vesti, per usi cosmetici e per le proprietà medicamentose che esso possiede. Nella metà del XIX secolo nell’area amiatina si affacciano numerosi capitalisti, sia italiani che tedeschi, che attratti dalla ricchezza del minerale realizzano i primi insediamenti minerari. In questo periodo oltre a quella di Abbadia San Salvatore, nascono altre importanti miniere Cornacchino, Siele, Morone, Solforate, andando a costituire il Distretto minerario del Monte Amiata che, nel momento di maggiore attività, comprendeva 12 siti minerari e circa 50 zone di ricerca. Nella metà del XIX secolo il Distretto rappresenta ilprimo produttore mondiale di mercurio, superando la miniera spagnola di Almadèn, grazie all’avanzata tecnologia degli impianti metallurgici utilizzati per il trattamento e l’estrazione del cinabro. La Miniera di Abbadia San Salvatore entrò in attività alla fine dell’ottocento, e la sua apertura provocò un profondo sconvolgimento nel tessuto economico, sociale e culturale. La miniera divenne il cardine economico della comunità: artigiani, braccianti, contadini e pastori si trasformarono in minatori ed il lavoro prima precario ed esposto alle vicende stagionali si trasformò in una fonte di reddito stabile. Ma questi vantaggi venivano pagati con un lavoro durissimo, denso di pericolo e particolarmente nocivo.
Intorno al 1969-70, si aprì una crisi del mercurio a scala mondiale che fu causata principalmente da motivi ecologici, ma anche dall’arrivo di nuovi produttori, principalmente paesi in via di sviluppo, in grado di praticare prezzi di vendita molto bassi e quindi assai concorrenziali. A causa di queste difficoltà l’intero bacino mercurifero del Monte Amiata, compresa la miniera di Abbadia San Salvatore, cessò definitivamente la sua attività nel 1972. Oggi il percorso espositivo del museo minerario di Abbadia San Salvatore evidenzia la varietà e la complessità che la storia della miniera può fornire.
Il Museo Minerario di Abbadia San Salvatore
Nella cosidetta Torre dell’Orologio è allestito il Museo Minerario, una preziosa testimonianza di quelli che sono stati i metodi di estrazione del minerale e le condizioni lavorative degli operai che furono impiegati nelle miniere amiatine: una ricca collezione di strumenti di lavoro, documenti, oggetti e fotografie racconta una storia affascinante, talora misteriosa, del mercurio e del suo minerale (il cinabro) e delle comunità che con esso hanno vissuto, traendo prosperità e sviluppo, anche a prezzo di sacrifici e drammi, conseguenze di infortuni e malattie professionali. In particolare il museo si apre con un inquadramento regionale inteso ad illustrare le caratteristiche geologiche dell’area dell’Amiata e con una breve sezione che spiega la diversa concezione del mercurio nel tempo: da prodotto alchemico a risorsa strategica mondiale. Il percorso prosegue raccontando la storia della miniera amiatina, dalla nascita agli inizi dell’ottocento, al declino della seconda metà del novecento, approfondendo in particolare argomenti come il lavoro in galleria e quello ai forni, le attività di supporto, il laboratorio chimico, la salute dei minatori, le lotte dei lavoratori ed il profondo nesso, che ha sempre legato il paese di Abbadia San Salvatore e i suoi abitanti alla miniera, divenuta oggi luogo della memoria.
La Galleria livello VII
Da qualche anno l’itinerario di visita è stato arricchito da una nuova struttura, la Galleria livello VII. Si tratta del primo percorso sotterraneo allestito all’interno del Parco minerario, il cui accesso avviene all’interno della ex officina meccanica. Nella galleria, interamente rivestita in legno, sono ricostruiti vari ambienti corredati di utensili, macchinari e sono state ricreate alcune fasi di lavoro; i fronti di escavazione con terreni contenenti cinabro, entro un’atmosfera suggestiva di suoni e di odori resa ancora più coinvolgente dalle voci degli ex minatori che fanno da guida alla visita.
Biglietto cumulativo Museo Multimediale, Galleria livello VII, Museo Minerario (€ 10,00 a persona per gruppi min. 12 persone)
Il villaggio minerario del Siele
Molto suggestivo è il villaggio minerario del Siele. Alla scoperta fatta nel 1841 dal leggendario Domenico Conti, detto Mecone, di ricco minerale cinabrifero lungo il corso del fosso Siele, corrispose da subito un interesse da parte di numerosi investitori sia italiani che stranieri. La particolare localizzazione dell’area mineraria, immersa nel verde e situata in una zona distante alcuni chilometri dai centri abitati circostanti, portò la Società Mineraria del Siele a costruire un vero e proprio “villaggio minerario”. A tal fine vennero costruite palazzine per ospitare le famiglie dei minatori, una chiesa, uno spaccio aziendale di beni alimentari e perfino un ufficio delle poste. Oggi nell’area mineraria del Siele sono ancora visibili gran parte dello stabilimento di trattamento del minerale, il pozzo 1, la chiesa, le abitazioni dei minatori e la portineria. È possibile visitare il villaggio e fare alcune attività di laboratorio accompagnati dalle nostre guide specializzate.
La Miniera del Cornacchino e del Morone
Contigue alla Riserva Naturale del Monte Penna sono presenti la Miniera del Morone a Selvena, la Miniera del Cornacchino e la Miniera del Siele, situata a cavallo tra il comune di Castell’Azzara e Piancastagnaio. Ad oggi nessuna delle miniere è più attiva a causa del declino di tale attività iniziato negli anni sessanta. La miniera del Cornacchino già produttiva nel 1877 venne chiusa nel 1919. Oggi sono visitabili due piccoli sentieri: il primo parte da località Quercia Gobba, vecchio percorso che utilizzavano i minatori per accedere alle gallerie e il secondo dall’Agriturismo Cornacchino per giungere a due gallerie minerarie. La miniera del Siele è stata la prima ad essere sfruttata in epoca moderna. La miniera del Morone, dove nel 1910 era stato scoperto un ricco giacimento di cinabro, venne chiusa definitivamente negli anni ottanta.
La Miniera di Bagni San Filippo Il Fosso Bianco
Il borgo di Bagni San Filippo, è un piccolo centro termale conosciuto fin dall’epoca romana per le qualità curative delle sue acque. Durante il XX secolo è stato interessato da numerose escavazioni, finalizzate al rintracciamento ed all’estrazione di cinabro. Nell’area circostante il piccolo centro abitato lo spettacolo che si presenta al visitatore è unico; in un paesaggio dominato dalla macchia fitta è possibile individuare i resti delle strutture di miniera (forni, pozzi ecc.), zone interessate dall’emanazione di gas (acido solfidrico ed anidride carbonica) e numerose sorgenti di acque calde (52°C) che fuoriescono naturalmente dal sottosuolo, depositando calcare, il quale, sedimentandosi, forma il travertino. Una delle zone più suggestive è rappresentata dal fosso Bianco, dove sono presenti numerose sorgenti di acque termali che depositano bicarbonato di calcio creando vere e proprie sculture naturali, come la Balena Bianca, donando all’ambiente un’ atmosfera molto suggestiva. Su richiesta organizziamo visite guidate e laboratori didattico ambientali. Visita guidata Costo € 6,00 a persona.
I LABORATORI DIDATTICI AL PARCO MUSEO MINERARIO
SCUOLA MEDIA SUPERIORE
ROSSO CINABRO: IL COLORE DAGLI ETRUSCHI AI MODERNI COSMETICI – SCUOLA MEDIA SUPERIORE
Visita guidata al museo minerario di Abbadia San Salvatore con particolare attenzione alla parte di mineralogia per capire come veniva estratto e prodotto poi il rosso cinabro, quindi principalmente la sala al piano terra, i ragazzi vengono accompagnati da un esperto di mineralogia per vedere fino a dove si spingevano i popoli antichi per trovare questo prezioso prodotto. Pausa pranzo e poi con il pulman si trasferiscono al Museo Archeologico di Chianciano dove avranno la possibilità di vedere le tombe etrusche con le pareti affrescate e l’uso del colore rosso del cinabro, come pure tutta la parte relativa alla organizzazione familiare e di vita quotidiana di questo popolo. Obiettivo: è quello di far sviluppare nei ragazzi la consapevolezza che la storia è vita vissuta, e gli spostamenti nel territorio con quello che comportavano il non avere mezzi di locomozione e di trasporto di oggi. Il Laboratorio si svolgerà il giorno seguente alla visita e può essere di 3 tipi in base alle esigenze della scuola e dell’età dei ragazzi:
Laboratorio del colore naturale, i ragazzi scopriranno l’uso dei colori naturali ricavati da terre e minerali. Costo € 6,00 a bambino.
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
ABBADIA SAN SALVATORE E L’INDUSTRIA DELL’ARGENTO VIVO
Questo percorso è stato studiato per la Scuola Superiore con particolare riguardo all’architettura e archeologia industriale e alla topografia. Per la scuola media il percorso affronterà i temi del lavoro, dei forni e della galleria. Il percorso didattico che parte dal museo con la storia della miniera, della geologia ecc. la visita continua lungo le strade del villaggio minerario e poi lungo il paese per scoprire le varie architetture legate alla miniera dalla zona dei forni, alla pesa pubblica, l’ingresso degli uffici, la villa del direttore, il laghetto che serviva per far funzionare la turbina per fare la corrente elettrica, la Madonna del Castagno, la Colonia, l’ospedale, le terme. Il Cinema e per finire il teatro servadio. Quindi realtà cittadina e convivenza tra centro urbano e area industriale, anche alla scoperta delle diverse architetture. Il Laboratorio prevede vari percorsi che verranno calibrati in base alla tipologia di scuola:
1.Analisi di documenti storici originali, selezionati dall’archivio di diversi periodi storici, incluse mappe,copia lettere, lettere fra le diverse miniere, questo per permettere agli studenti di scoprire come si comunicava negli anni in cui non c’era Internet, la Radio, la televisione e il telefono, quando i mezzi di comunicazione e di trasporto erano meno veloci e frequenti di oggi, in un territorio di montagna. Attraverso i documenti possono anche notare le differenze nelle aperture e chiusure nei saluti, gli argomenti, a chi si riferiscono e perfino il modo di scrivere a mano. Alla fine i ragazzi saranno chiamati a realizzare le proprie lettere o mappe usando il tono evidenziato nei documenti, disegni e quanto altro. I lavori di questo laboratorio sono di grande interesse per il Museo, quindi verranno poi selezionati per essere inseriti nel sito web del Museo. Obiettivo: renderli consapevoli di procedure documentali, vedere la comunicazione.
2. Analisi fotografica di feste, di personaggi della miniera e del paese, persone qualunque, gli abiti, alla fine i ragazzi avranno a disposizione costumi e materiale per organizzare una piccola rappresentazione alla quale potranno partecipare anche i ragazzi del posto, in modo da aiutali ad interagire per uno scambio di esperienze culturali.
3.Laboratorio di cucina, i ragazzi prepareranno un biscotto salato tipico del luogo, che poi mangeranno per la merenda insieme a qualche marmellata o con uno sciroppo di frutta presso un laboratorio locale che li produce; tipica merenda del figlio del minatore. Durata: 2 ore al mattino per la visita e 2 ore al pomeriggio per il laboratorio. Costo: € 9,00 a persona (min. 20 partecipanti)
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
LA VITA MINERARIA DELL’AMIATA PERCORSO MINERARIO
Visita alla Miniera che fu tra le piu’ importanti nel mondo. Percorso guidato attraverso il museo multimediale “I luoghi del mercurio”, la Galleria livello VII a bordo del trenino minerario, il Museo Minerario. Un Viaggio alla scoperta del cinabro e del mercurio: l’argento vivo”, il suo utilizzo dal medioevo ai giorni nostri. Durata: 1 ora e 40 minuti Costo: € 10,00 (per gruppi min 12 pax)
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
LABORATORIO DI MINERALOGIA
Breve escursione alla ricerca di campioni di minerale e analisi attraverso microscopi, proiezione di immagini e lezione frontale. Costo: € 5,00 a persona (min. 20 partecipanti)
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
L
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
LABORATORIO CHIMICO
Dimostrazione pratica in laboratorio “trasformazione dal cinabro al mercurio” e lezione frontale con insegnante di chimica. La lezione si svolgerà presso i laboratori di chimica dell’I.T.I.S. AMEDEO AVOGADRO di Abbadia San Salvatore. Presentazione dei minerali presenti nell’Amiata con particolare riferimento al Cinabro, dal quale si estrae il Mercurio. Durata: 1 ora – Costo: €5,000 a persona (MIN. 20 Partecipanti)
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
PERCORSO DIDATTICO AMBIENTALE GEOLOGICO : L’ORIGINE DELLE ACQUE TERMALI DI BAGNI SAN FILIPPO
Percorso guidato con esperto geologo alle miniere di Bagni San Filippo e alle emanazioni naturali di gas endogeno. Durante il percorso verrà presentato l’inquadramento geografico e geologico dell’area, ed i ragazzi potranno osservare “le putizze”, piccole emanazioni gassose, le Sorgenti localizzate nella zona del Fosso Bianco ed il centro termale. Costo: € 5,00 a ragazzo (min. 20 partecipanti).
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
RICERCA DI MINERALI VILLAGG IO MINERARIO DEL SIELE
Cinabro, calcite, gesso, marcassite, zolfo: la guida aiuterà i ricercatori a riconoscere i minerali trovati. Successivamente presso il laboratori del Centro di Educazione ambientale del Pigelleto, verranno svolti ulteriori lavori di classificazione. Durata: 3 ore Costo: € 7,50 a bambino (min. 20 partecipanti)
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
VISITA GUIDATA AL VILLAGGIO MINERARIO DEL SIELE
Un ex minatore condurrà i ragazzi nel viaggio emozionante alla scoperta del Villaggio minerario del Siele, immerso nel verde della Riserva Naturale del Pigelleto: La chiesa, il pozzo 1, le abitazioni dei minatori e la portineria. Durata: 2 ore Costo: € 5,00 a ragazzo (min. 20 partecipanti)
Info e prenotazioni: Consorzio Terre di Toscana Tel. 0577 778324