Ingredienti: 400 gr di fagioli cannellini (200 se secchi), 2 cipolle rosse, 2 carote, 2 costole di sedano, 2 patate, 3 zucchine, 200 gr di bietola, un pezzetto di cavolo verza, ramerino, prezzemolo, olio, sale, pepe (c’è chi ci mette anche un po’ di carne macinata o chi fa il battuto col solito rigatino o salsiccia o gotino; a piacimento, si può aggiungere anche un paio di pomodori).
Un classico della cucina toscana – e italiana in genere. Mettere a mollo per una notte i fagioli cannellini, facendoli bollire la mattina dopo in abbondante acqua in cui sarà stato aggiunto un battuto di cipolla, prezzemolo e sedano e un rametto di ramerino che verrà tolto dopo la cottura dei fagioli. Metà dei fagioli saranno recuperati al setaccio, gli altri verranno passati. Preparare intanto un soffritto di cipolla (eventualmente con la carne) in olio di oliva, aggiungendo a piacimento i pomodori e dunque le altre verdure tagliate a cubetti e facendole cuocere il più a lungo possibile nella loro acqua. Versare l’acqua bastante a ricoprire tutte le verdure solo quando quella vegetale sarà completamente asciutta, dosare sale e pepe e cuocere – dopo aver coperto – per almeno un’ora, aggiungendo i fagioli alla fine. È buona regola, oggi, mangiare il minestrone senza pasta, ma tradizionalmente si usava cuocerci i cosiddetti “fischietti” o una pasta simile ai maltagliati. Aggiungere a piacimento del parmigiano. Si sa che il minestrone è più buono nei giorni successivi a quello della cottura.