(4 notti – 5 giorni)

1° giorno

Le erbe delle streghe

Arrivo e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio, visita dell’Abbazia del San Salvatore e del borgo di Abbadia. Una passeggiata gustosa nel cuore di una cittadina costruita con la lava del vulcano a partire dal VII secolo d.C., un’immersione nella storia. Cena tradizionale a base di prodotti tipici. Incontro con un esperto di erbe: l’uso medicinale e gastronomico delle erbe spontanee dell’Amiata. In autunno e in inverno, di fronte al caminetto, storie di streghe dell’Amiata; in primavera e in estate, raccogliamo le prime erbe alla luce della luna, come le vecchie streghe. L’Amiata è ricca di erbe e piante spontanee, usate da secoli dalle donne della zona in cucina o per le cure di raffreddori e mal di gola. In primavera, i declivi della montagna e le valli intorno si riempiono di orchidee spontanee (che non si possono cogliere, ma sono meravigliose a vedersi) e di erbe squisite: timo, ortica, acacia; in inverno la rosa canina; in estate il timo, la menta; in autunno i funghi e le castagne. Passeggiare per raccogliere questi tesori della natura e imparare a usarli è un’esperienza unica.

2° giorno

L’erba scarlina

Passeggiata per raccogliere le erbe in Val d’Orcia, classificazione e uso delle erbe raccolte, stesura del nostro minierbario con l’aiuto di un esperto o di una guida ambientale. L’erba carolina (o scarlina), sull’Amiata, prese il nome da una visita che Carlo Magno fece all’Abbazia tornando ad Aquisgrana dopo l’incoronazione  avvenuta a Roma nella notte di Natale dell’anno 800 d.c. Si dice infatti che, ammalatosi nei pressi dell’Amiata, l’imperatore fu curato da un monaco del San Salvatore con un’erba autoctona. Dopo il pranzo a base di prodotti tipici, uso gastronomico delle nostre erbe: un piccolo corso di cucina con un cuoco esperto. L’uso delle erbe e dei fiori in cucina a primavera; l’uso dei funghi e delle castagne in autunno. Cena a base di erbe.

3° giorno

Distillare ambrosia

Visita di una distilleria: l’uso delle erbe per fare liquori, dai monaci medievali a oggi. Degustazione di liquori, amari e infusi fatti secondo antichissime ricette di monaci con le erbe dell’Amiata guidata dal distillatore. Il palato sarà deliziato dai sapori più vari: il lampone, le rose, le rose canine, ma anche le miscele di erbe più imprevedibili e saporite. Pranzo in agriturismo. Passeggiata nel bosco alla ricerca dei frutti e dei fiori selvatici (o dei funghi). Cuciniamo quel che abbiamo trovato e mangiamolo. Dopo cena, visita notturna alla cripta longobarda, spesso sede di concerti e spettacoli.

4° giorno

Animali selvatici

Il maiale di cinta senese, dagli affreschi dell’Abbazia ai moderni allevamenti. Visita guidata di un allevamento di cinta senese in fattoria didattica, con degustazione delle preziose carni. Salumi preziosi e raffinatissimi, che ricreano un po’ il gusto medievale. Nel pomeriggio, breve pellegrinaggio nella zona di Callemala, primo insediamento di cittadini dell’Amiata lungo la Via Francigena. Nel corso della piacevole passeggiata, sarà possibile – oltre che raccogliere erbe e fiori di stagione – individuare un pezzo dell’antico selciato della Via Francigena e i resti degli edifici medievali. La zona fu abbandonata a partire dal IX secolo per il rischio apportato dalle continue scorrerie dei briganti e gli uomini e le donne che vivevano lì si avvicinarono all’Abbazia, per  chiederne protezione, fondando il primo nucleo di Castrum Abbatiae, ossia Abbadia San Salvatore. Cena nel chiostro con degustazione di vini locali.

5° giorno

Taverne e botteghe

Visita alle botteghe medievali. Il percorso guidato comprende la visita straordinaria alla bottega di un fabbro, che conserva intatto un maglio del Quattrocento. La bottega si trova nella zona dei mulini (oggi scomparsi), dove l’acqua veniva sfruttata per azionare il maglio. Un fabbro produce ancora oggi materiale con le antiche tecniche. Si assisterà al suo lavoro e alla fabbricazione di una spada medievale. Pranzo del fabbro. Partenza.

Cosa c’è di speciale?

Le leggende raccontano di re longobardi o di principesse in fuga che, attraversando queste terre nell’Alto Medioevo si sono imbattuti in apparizioni divine. Impressionati da queste visioni, quegli antichi santi hanno segnalato il luogo della loro conversione facendovi costruire sopra, a perenne memoria, un’abbazia e addobbandola poi con importanti reliquie: il sasso che accolse il sangue del Salvatore durante la fustigazione, un pezzo del lenzuolo in cui fu avvolto il suo corpo nel sepolcro, le spine della sua corona e così via. Il territorio era attraversato dalla via Francigena o Romea, che da Canterbury conduceva i pellegrini a Roma, come è attestato dal diario del vescovo sassone Sigerico. Lungo la via si aprivano tutti i luoghi di culto più importanti. Alcuni tratti di questa strada sono ancora visibili, fra le colline della Val d’Orcia, nelle strade sinuose dell’alto Lazio. Il tour, completamente guidato, metterà a disposizione del viaggiatore le conoscenze adeguate per apprezzare non solo l’aspetto storico dei luoghi che verranno visitati, ma anche quello artistico.

Quando: tutto l’anno

Gli itinerari verranno svolti al raggiungimento di minimo di 20 persone.

La nostra offerta

  • Dai longobardi ai cistercensi da euro 410
  • Pellegrinaggio e spiritualità da euro 390
  • La via della preghiera da euro 310

Supplementi e riduzioni:

  • Supplemento singola da euro 10 al giorno, Rid. 3° letto adulto 10%, bambini 0/2 gratuiti, bambini 2/9 50%, bambini 9/12 30%;
  • Supplemento alta stagione (1/8-20/8 e 27/12-3/1) da euro 20 al giorno per persona.

La nostra assistenza

All’arrivo il nostro assistente consegnerà mappe, voucher e tutto il materiale necessario allo svolgimento delle visite e delle escursioni.

È compreso

Ingressi, corsi e visite guidate come da programma.

Non è compreso

Le attività indicate come facoltative, i trasferimenti, bevande ai pasti ed extra in genere.

IAT TERRE SIENA ufficio di Abbadia San Salvatore

Tel. 0577 775811 – 0577241760

Copertura tecnica: Destriero Viaggi