La tavola toscana è notoriamente carnivora; ma sull’Amiata – che per secoli ha vissuto della polenta di castagne – i frutti dell’orto hanno da sempre goduto di una grande considerazione: a cominciare dai fagioli e dai ceci, che venivano sempre tenuti in dispensa (e piantati nelle stagioni più adatte al clima di montagna), ma anche dalle insalate e dai pomodori. Spesso, la carne torna anche nei contorni, per riempire zucchine e pomodori. Ma il vero contorno amiatino (se non piatto unico) è costituito naturalmente dai funghi.