pigelletoPUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Centro informazioni della Riserva Naturale Del Pigelleto – “La Direzione” 820 m s.l.m. La struttura del reparto amministrativo del parco, dove inizia il sentiero, si trova direttamente sulla strada tra Piancastagnaio e Castell’Azzara (Strada Provinciale dell’Abetina) ed è ben indicata. Parcheggio disponibile. (Sentiero circolare).
LUNGHEZZA: circa 10 Km.
DURATA: 3 ore 1/2 circa.
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: Strada sterrata, sentiero sterrato e sentiero di bosco attraverso vegetazione mista; percorso molto ombreggiato.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: da facile a mediodifficile: all’inizio e alla fine ci sono dei tratti in salita.
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 170 m. FLORA E FAUNA: Cinghiali, istrici, martore, caprioli, tassi, poiane, falchi, circa 20 diversi tipi di orchidee selvatiche. SEGNALETICA: Itinerario segnato (rosso-bianco).
PUNTI DI RISTORO: Nessuno. È possibile fare un picnic alla cascata dopo circa 2 ore e 1/2 di cammino.

Il percorso inizia direttamente da “La Direzione”, il centro informazioni del parco naturale. (I cani che salutano abbaiando, sono amichevoli!). A destra della struttura c’è una strada sterrata che si addentra nel bosco. Arrivati a un gruppo di cipressi americani molto alti, deviare a destra in un sentiero di bosco, all’inizio del quale c’è una sbarra verde. Salire per un sentiero ripido fino a raggiungere, poco prima di un casolare (Podere La Roccaccia), il cartello con su scritto “Sentiero Natura”. Seguire questa indicazione a sinistra. Il sentiero si fa sempre più stretto: seguire i cartellini didattici, che descrivono la flora e fauna della riserva naturale e orientarsi con i segnali rossi e bianchi. Una volta usciti dall’abetina ci si trova di fronte a una faggeta. Qui proseguire in alto a destra lungo il sentiero segnato da contrassegni rossi e bianchi (a sinistra c’è la faggeta e a destra l’abetina). Davanti a un massiccio roccioso, a un bivio, tenere la sinistra e proseguire in su. Il sentiero sale e scende attraverso la faggeta fino a raggiungere una radura (a sinistra). Qui proseguire a dritto fino a raggiungere, dopo una salita, il punto più alto di questo percorso (Poggio Pampagliano – 969 m s.l.m.). Sfortunatamente non è possibile ammirare il panorama, ma in compenso c’è un tavolo e due panche! Da qui il sentiero scende in direzione Sud, per cui la vegetazione cambia. Camminare ora attraverso la riserva di aceri e querce lungo un sentiero che diventa sempre più ampio, fino a raggiungere un incrocio. Prendere il sentiero sassoso che scende a destra. Qui si abbandona il sentiero naturalistico. Arrivati a una sbarra verde, davanti a una strada asfaltata, svoltare a sinistra e scendere lungo la strada sterrata. Il sentiero che si percorre ora è fiancheggiato dai cartelli bianchi di metallo della riserva naturale. Dopo circa 200 m (dopo la strada asfaltata) si incontra una diramazione: mantenersi sulla sinistra. A una piccola radura sulla sinistra, proseguire a dritto per la strada principale. A destra il panorama dà sul Monte Penna con i suoi pendii rocciosi e il Monte Civitella con le antenne TV! Poco dopo una curva ripida si raggiunge il Podere San Francesco, una fattoria abbandonata con vista sul Monte Amiata. Proseguendo lungo il sentiero si vedono, a destra giù nella valle, le serre da floricoltura. Un po’ più avanti, in lontananza si riconosce il paese di Radicofani con la sua torre. Subito dopo si arriva a un altro sentiero abbastanza largo dove bisogna girare a sinistra. Ora la vista è su Piancastagnaio. Il sentiero si snoda verso il basso attraverso i prati. Al bivio del Podere San Filippo (i cani sono amichevoli!) scendere per la strada a sinistra. Dopo aver attraversato un ponte su un fiume, si raggiunge un punto con una vistosa struttura in legno. Qui svoltare a sinistra in un sentiero di bosco; attraversare un ponticello di legno che si incontra dopo circa 150 m e arrivati a una cascata tenersi sulla sinistra. Questa piccola deviazione vale la pena! Questo posto si presta molto per un picnic e per un pediluvio rinfrescante. Tornare indietro alla strada principale e prendere il sentiero massicciato che sale. La salita finisce in una abetina. Da qui il sentiero inizia a scendere, passa davanti al gruppo di cipressi che avevamo incontrato all’inizio fino a ritornare al punto di partenza.