Il Giardino di Spoerri venne inaugurato nel 1991 da questo grande artista di cittadinanza svizzera ma di origine rumena. Vittima delle persecuzioni naziste, Daniel Spoerri è arrivato all’arte attraverso la danza, il mimo, il teatro, è stato poeta e scrittore, ha vissuto a New York, in un’isola greca, a Düsseldorf, nei dintorni di Parigi e in altre parti del mondo. Negli anni Novanta è approdato sull’Amiata dove ha dato vita al parco, che ha visto la luce grazie alla fondazione “Il Giardino di Daniel Spoerri. Hic Terminus Haeret”. Ispirato al Parco dei Mostri di Bomarzo, lo stravagante giardino cinquecentesco del Viterbese commissionato da Vicino Orsini, il Giardino si estende su 15 ettari. La natura, che affianca ampi spazi erbosi e rigogliosi boschetti, dialoga costantemente con le sculture in bronzo che l’artista vi ha collocato. Le sculture compaiono man mano che si procede. Oltre alle opere di Spoerri, che sono aumentate nel corso degli anni, il Giardino mette in mostra anche sculture di Eva Aeppli, Eric Dietmann, Katharina Duwen, Alfonso Huppi, Bernhard Luginbuhl, Pavel Schmidt, Ester Seidel e Patrick Steiner, J.R.Soto, Jean Tinguely e Roland Topor. Non lontano, l’altro grande giardino della Maremma, il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, vero e proprio monumento alla memoria del compagno Tinguely, dà l’idea di una concezione completamente diversa dello spazio e dell’ arte, ma ugualmente affascinante.

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